ASSIRI

Antica popolazione stanziata nella regione del medio oriente corrispondente all'Iraq settentrionale, fra il Tigri e il Piccolo Zab. Ebbe confini differenti secondo le varie situazioni politiche. Formatisi in epoca preistorica in seguito alla fusione di genti semitiche con genti preesistenti nella regione, in principio subirono, tanto nel campo politico quanto in quello culturale, la supremazia dei sumeri; in seguito, all'inizio del secondo millennio a.C., sotto la dinastia accadica di Iluesuma, il regno assiro raggiunse l'indipendenza. Vissero quasi sempre sotto dominazione straniera tranne in alcuni periodi: quello del re Samsiadad I (1758-1726 a.C.), che riuscì a fare del regno una potenza militare in grado di conquistare l'importante città di Mari, sull'Eufrate; e quello di Tiglatpileser I (1112-1074 a.C.), che risollevò la potenza militare del suo regno, ampliandone i confini fino al mar Nero e in Siria fino al Mediterraneo. Soltanto a partire dal IX secolo a.C., con Assurnasirpal II (883-859 a.C.), ci fu una decisa affermazione politica e militare sui popoli vicini (in particolare gli aramei) e con Assurbanipal (668-629 a.C.) il regno assiro conobbe il suo apice. Alla sua morte, l'impero fu preda della potenza meda che, pochi anni dopo, conquistò Assur (614) e Ninive (612).
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